Mi chiamo Francesca Baretta, sono nata e cresciuta ad Alessandria osservando la mamma ricamare e la nonna lavorare all'uncinetto, a 10 anni sapevo già realizzare piccoli merletti.
Dopo aver imparato dalla nonna tutti i trucchi dell'uncinetto, l'amore per i pizzi ha continuato a crescere grazie alla curiosità innata per la caleidoscopica varietà di forme presenti in natura e al fascino che hanno sempre avuto su di me i giochi di trasparenze tipici dei pizzi preziosi.
Ho intrapreso un percorso di studio sulle diverse tecniche di realizzazione dei merletti, in parte da autodidatta, ma anche presso importanti maestre merlettaie che ho avuto la fortuna di incontrare nella mia continua ricerca sui merletti regionali italiani.
Negli anni ho anche avuto il piacere di imparare molto dalle riviste e pubblicazioni del settore che mi hanno permesso di acquisire importanti informazioni tecniche, ma soprattutto di attingere a disegni d'epoca per cercare ogni giorno di ricrearne la preziosa leggerezza.
La laurea in Scienze Naturali e la mia passione per le piante mi hanno aiutata nell'attenta osservazione della natura e nella scelta di schemi che spesso raffigurano fiori, fronde o foglie.
La mia intensa curiosità mi ha portata a visitare luoghi italiani famosi per i loro musei, mostre e fiere del settore.
Ho anche avuto il piacere di visitare collezioni private di pizzi antichi creando così ottime opportunità di incontro e scambio con persone appassionate, collezionisti e maestre merlettaie. Con l’osservazione diretta si è arricchito il mio interesse a conservare la tradizione e la raffinatezza dei pizzi antichi nei miei progetti di merletti contemporanei.
I merletti classici, infatti, rimangono la mia principale fonte di ispirazione, poiché racchiudono in piccoli dettagli il prezioso sapere di generazioni di disegnatori e di merlettaie che hanno saputo creare un’eleganza senza tempo.
Grazie all'intenso studio e alla continua ricerca, ho potuto realizzare merletti ispirati al pizzo al tombolo di Cantù, all'Aemilia Ars, ai merletti di Orvieto, al pizzo ad ago di Burano e al Puncetto Valsesiano.
Il continuo desiderio di conoscere questo prezioso patrimonio artigianale italiano mi ha portata a imparare da autodidatta anche le tecniche coi ferri circolari e con il chiacchierino a navetta.
Ho collaborato alcuni anni con importanti riviste del settore e ho avuto l’onore di esporre alcuni pizzi alla Biennale di Cantù.
Dopo essermi messa alla prova con le più svariate tecniche, attualmente mi sto dedicando soprattutto alla mia prima grande passione: l'uncinetto.
L'esecuzione dei merletti con l’uncinetto, che a me risulta la più efficace per la maggiore possibilità di modificare gli schemi, realizzando disegni della tradizione o progetti di mia ideazione.
La scelta di un cotone molto sottile e un uncinetto molto piccolo mi ha permesso di ottenere la massima leggerezza in creazioni attuali ed eleganti, ma al tempo stesso di facile manutenzione e di ottima resistenza nel tempo.
Merletto realizzato all'uncinetto con tecnica di Orvieto
Ho utilizzato le tecniche del punto pigna e del filet per la realizzazione di molti merletti, ma sono numerose le tecniche ad uncinetto che ho sperimentato e che sono interessata ad approfondire: il merletto di Irlanda, di Orvieto, dell'Isola Maggiore, il Punto Bologna della scuola Beccadelli, l'uncinetto friulano e il merletto di Verona.
Grazie di cuore per avermi menzionata ^_^
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